RECENSIONE #9: IT


IT è un film del 2017 diretto da Andrés Muschietti (anche regista de "La Madre" del 2013), con Bill Skarsgård nei panni dell'entità demoniaca Pennywise e con Sophia Lillis, Finn Wolfhard, Nicholas Hamilton e Jackson Robert Scott.
La pellicola è la prima trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Stephen King, e non un Remake, come ho già approfondito in un articolo precedente: se volete leggerlo, andate QUI.

Incentrato sulla prima parte del racconto, il film è ambientato a Derry, cittadina fittizia nel Maine con un'oscuro passato. Un gruppo di ragazzi, vessati dai bulli, si uniranno formando "Il Club dei Perdenti" per indagare su una strana sparizione. Nella loro indagine entreranno a contatto con Pennywise, una strana entità il quale biglietto da visita è un palloncino rosso.

Il film è interessante sotto diversi punti di vista, primo fra tutti la caratterizzazione dei vari personaggi. Il Club dei perdenti è formato da sei ragazzi e una ragazza, ognuno perfettamente riconoscibile e distinguibile, con una propria identità. La cura per i particolari, per quanto riguarda la strutturazione dei vari caratteri, è quasi perfetta e ognuno ha il proprio ruolo all'interno del gruppo.
Anche l'analisi delle paure che caratterizzano ogni ragazzo è stata curata  notevolmente, e risulterà indispensabile nel corso della storia, perchè proprio di quest'ultime si nutrirà avidamente Pennywise.

E come non parlare proprio di lui, il clown comunemente conosciuto come IT? Dalla creazione al trucco, dall'interpretazione  alle ambientazioni che lo caratterizzano: è tutto perfetto, non potevano fare lavoro migliore. Bill Skarsgård è semplicimente sublime, riesce a conferire al personaggio un pizzico di follia che incute ancora più ansia e terrore, cosa poco percepita per quanto riguarda il Pennywise della miniserie del 1990, che risultava meno terrificante, con un aspetto più colorato e familiare, cadendo a volte anche nel ridicolo. E bisogna anche elogiare il doppiatore italiano, Emiliano Coltorti, che come sempre è stato eccezionale.

In generale il film è molto diverso dalla miniserie del '90: se quest'ultima puntava più su una paura psicologica, senza davvero mostrare fino in fondo e con chiarezza le violenze inflitte da IT alle sue vittime, la più recente pellicola è notevolmente più esplicita e creepy, la violenza non è minimamente celata e alcune scene sono terrificanti e folli.

Il film ha comunque dei difetti: visto nella sua interezza, non mantiene alta e perenne l'ansia, che svanisce quasi del tutto nelle scene con protagonisti solo i ragazzi, quindi quando non compare Pennywise.
Anche le musiche, interessanti ma non memorabili, non aiutano, cessando del tutto prima dei JumpScare, "salti di paura" in italiano, annunciandoli, togliendo così l'effetto sorpresa e quindi il forte spavento.

Ultima nota, soprattutto per chi è appassionato di serie tv: si possono notare due o tre citazioni di Stranger Things, che a sua volta cita una marea di cult del cinema horror.

Tirando le somme, consiglio vivamente la visione del film, anche se non perfetto.
Da notare infine una buona aderenza al romanzo, ad eccezione di alcuni particolari, senza renderlo noioso.

VOTO: 7,5/8

Spero che la recensione vi piaccia, e fatemi sapere la vostra opinione sul film nei commenti!

A rileggerci presto con nuove recensioni,

TheCinePhilos



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