RECENSIONE #3: INDEPENDENCE DAY ( 1996 )


Independence Day è un film di fantascienza diretto da Roland Emmerich ( The day after tomorrow; 2012 ) .
Nel cast, tra i tanti, un giovane Will Smith
( Capitano Steve Hiller ), Jeff Goldblum
( David Levinson ) e Bill Pullman
 ( Presidente Thomas J. Whitmore ).
Il film vinse nel 1997 il premio Oscar Migliori Effetti Speciali ed ebbe una nomination per l'Oscar Miglior Sonoro.
Attualmente, il film ha un sequel, Indipendence Day: Rigenerazione, uscito nel 2016, e potrebbe esserci anche un terzo film, con il ritorno nel cast di Will Smith.

Il film racconta di un'invasione aliena su larga scala. Gli alieni non usano certo mezze misure e iniziano a distruggere i monumenti simbolo americani. Qui entra in gioco l'esercito americano, guidato dal Capitano Steve Hiller. Gli alieni sembrano invincibili e intoccabili, e compito dello scienziato David Levinson è proprio capire come oltrepassare le loro barriere. Una lotta per la libertà e l'indipendenza, in tipico stile americano.

Per questo film, prima di analizzarlo, c'è da tenere presente che, anche se è uno di quei film eterni, immortali, è pur sempre del '96, e visto con gli occhi del ventunesimo secolo possono esserci alcuni elementi che fanno storcere un po il naso.

Gli effetti speciali sono fatti davvero bene per l'anno d'uscita, sono stati sicuramente rivoluzionari. Visti ora, è evidente che sono di vecchio stile, ma nonostante questo sono ancora impressionanti, nella loro devastazione e per la loro grande forza d'impatto.

Commento a parte è da riservare agli invasori della terra: le navicelle spaziali sono pietrificanti, realizzate benissimo, gigantesche e spaventose quelle di sterminio, veloci e non meno mortali quelle piccole da combattimento.
Anche gli alieni sono realizzati divinamente....almeno fintanto che restano chiusi nelle navicelle e che non si vedono....perchè quando si vedono, fanno  ricordare che il film è vecchiotto, ma non è, fortunatamente, un difetto che può penalizzare l'intero film.
Altro elemento retrò sono le musiche quasi continue in sottofondo: musiche davvero meravigliose, ma l'effetto a lunga andare può essere stancante e fastidioso.

Un grande pregio del film è la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto di alcuni, come David Levinson e l'ubriacone Russel Casse, interpretato da Randy Quaid, quest'ultimo con una bella storia di Background, e che alla fine del film ha il suo riscatto.
Grandi personaggi anche quelli di Will Smith, che è sempre una garanzia, e di Bill Pullman, Presidente americano che sorregge sulle sue spalle un'intera nazione messa in ginocchio.

Per finire, tra i tanti temi toccati, il film ha dato molta importanza a quello familiare, molto caro agli americani, d'altronde:
- rapporto padre e figlio per quanto riguarda Randy Quaid
- un padre di famiglia che non può stare accanto a sua moglie e sua figlia per Will Smith
- il rapporto, ancora una volta, con il padre per Jeff Goldblum.

Film godibile, quindi, spettacolare e che riesce a intrattenere, con pochi difetti e uno stile retrò che, è giusto precisare, per molti ha un effetto nostalgico davvero forte.

VOTO: 7,5/10

Spero che la recensione vi piaccia! Fatemelo sapere nei commenti!

TheCinePhilos

Commenti

Posta un commento

Post più popolari